Dal Passato al Presente: Riscoprire il Mangiadischi Penny

Dal Passato al Presente: Riscoprire il Mangiadischi Penny

Il mangiadischi Penny riporta alla mente ricordi di un'epoca in cui la musica era un'esperienza condivisa, semplice e diretta. Questo dispositivo, parte della cultura pop degli anni '70 e '80, ha avuto un impatto significativo nel portare la musica nelle case di milioni di persone, contribuendo a creare un legame tra generazioni.

Era prodotto da un’azienda italiana, la MusicalNastro, anche conosciuta come MusicalSound, rimasta in attività dal 1968 al 1988. Il Penny era disponibile in diversi colori ed è stato prodotto in più versioni dal 1975 al 1988. 

Si distingue per il suo design compatto e portatile, caratterizzato da colori vivaci e forme arrotondate. Il modello più iconico presenta una cassa in plastica resistente, con un piatto rotante che accoglie i vinili a 45 giri. La semplicità del suo utilizzo, con pochi comandi essenziali, lo rendeva accessibile a tutti, dai bambini agli adulti.

La qualità del suono, sebbene non paragonabile a quella di impianti audio più sofisticati, era sufficiente per godere della musica in modo piacevole. I piccoli altoparlanti integrati offrivano una resa calda e nostalgica, perfetta per le melodie dell'epoca.

L'origine del mangiadischi è attribuibile a all'iniziativa dell'azienda Irradio, che diede mandato al designer Mario Bellini di dare forma a un giradischi portatile. Nasceva quindi il mangiadischi, un oggetto mai visto prima che diventò simbolo di un’intera generazione. Mario Bellini, a proposito del mangiadischi, disse:

“Un “mangiadischi” portatile, in fondo, non è niente; ma dev’essere “qualcuno”, come suggerisce la stessa felice e grottesca espressione antropomorfica; e non poteva che essere una bocca con una maniglia; una bocca dove infilare alla svelta un disco che si mette a suonare subito e suona sempre e comunque, si tenga per mano passeggiando o si posi dritto, di fianco o capovolto; il “mangiadischi” che, coerentemente, appena finito di suonare sputa il disco ed è pronto a ricominciare.”

A Irradiette, primo modello da lui disegnato, seguirà due anni dopo Fonorette e, sempre nel 1968 il mitico Pop per Minerva e Grundig. Anni dopo prese forma il Penny, ora considerato il più iconico di tutti, poiché simbolo di un'era in cui la musica era spesso un rituale, ci si riuniva attorno al mangiadischi per ascoltare i vinili preferiti, ballare e cantare insieme. Precisiamo che non fu Mario Bellini a disegnare il Penny, delle cui origini si conosce poco in rete.

Oggi, il mangiadischi Penny sta vivendo una nuova giovinezza, con l’interesse crescente per la musica analogica e il vinile, molti giovani riscoprono il piacere di ascoltare la musica su questo dispositivo. Le aziende hanno iniziato a riprodurre versioni moderne di mangiadischi, spesso con funzionalità aggiuntive come la connettività Bluetooth, permettendo di collegare smartphone e altri dispositivi.

Oggetto di culto tra i collezionisti, rappresenta un pezzo di storia italiana, che si tratti di ascoltare un vecchio disco di famiglia o di scoprire nuovi brani, il mangiadischi continua a evocare emozioni e a riempire le case di nostalgia.

In un mondo sempre più digitale, il ritorno del mangiadischi è un bel promemoria di quanto possa essere semplice e profondo il legame tra musica e vita.

Visita il nostro sito e scopri tutti i nostri articoli vintage, di modernariato, antiquariato, design e collezionismo. 

Torna al blog